A marzo 2011 la Commissione Europea ha adottato il Libro Bianco 2011 “Percorso verso un’Area Unica del Trasporto Europeo attraverso un sistema di trasporti competitivo ed efficiente in termini di utilizzo delle risorse”, definendo una strategia di lungo periodo per rendere il sistema dei trasporti nell’Unione Europea più efficiente e sicuro. Il Libro Bianco del 2011 identifica 10 obiettivi per un sistema dei trasporti sicuro ed efficiente, il quale fa da punto di riferimento per misurare il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre del 60% le emissioni a effetto serra. Tra i suoi obiettivi, il Libro bianco stabilisce che entro il 2030, il 30% del trasporto merci che percorre su strada oltre 300 km, dovrebbe essere reindirizzato verso soluzioni alternative, come il trasporto ferroviario o marittimo e oltre il 50% entro il 2050, facilitato da corridoi merci efficienti e rispettosi dell’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo, varie iniziative sono state implementate a livello europeo, quali il rafforzamento delle ferrovie ad alta velocità e il completamento della rete di infrastrutture TEN-T3, l’iniziativa autostrade del mare4 e il programma Marco Polo5, programma terminato e che ha promosso soluzioni alternative intermodali. Nonostante gli sforzi e le azioni intraprese a livello sia europeo che nazionale a favore del "trasporto sostenibile", nell'Unione Europea la modalità su strada è ancora in gran parte predominante (48% del totale delle merci trasportate). In questo contesto, le autorità regionali e nazionali spesso istituiscono sistemi di incentivazione per incoraggiare un riequilibrio delle modalità di trasporto delle merci, sostenendo l'utilizzo di modalità di trasporto meno inquinanti e alternative a quella stradale (trasferimento modale).